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    • John A. List   

      Idee ad alto voltaggio

      Come tradurre un’idea in un successo su vasta scala

      Perché alcune grandi idee si realizzano mentre altre non riescono a decollare?

      Se non esiste un modo per prevedere con assoluta certezza che un’idea avrà successo, la storia recente ha dimostrato che alla base di ogni progresso sociale e tecnologico c’è sempre il concetto di «scalabilità»: che si tratti di una scoperta in ambito medico, di un programma politico o di un’innovazione tecnologica, un progetto deve poter crescere ed essere replicabile in maniera sostenibile su larga scala.

      Tradurre un’idea in un successo dipende quindi sostanzialmente dal fatto che tale idea sia in grado di garantire un «alto voltaggio», la possibilità cioè di essere replicabile con la giusta energia e in diversi luoghi.

      Dalla contaminazione tra le teorie della behavioral economics e la sua lunga esperienza sul campo come consulente di società internazionali, List mette a punto una vera e propria scienza dello scaling e, analizzando vari casi del mondo del business, della politica, della scuola o della salute pubblica, ne identifica i fattori chiave.

    • Ray Dalio   

      I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale

      Dal trionfo alla caduta delle nazioni

      Alcuni anni orsono, Ray Dalio ha cominciato a notare una convergenza di condizioni politiche ed economiche che non aveva mai visto prima. Forte indebitamento e tassi di interesse prossimi o uguali allo zero, che spingevano alla stampa di moneta in proporzioni massicce nelle tre valute di riserva principali del mondo; gravi conflitti politici e sociali all’interno dei Paesi a causa delle più forti disparità di ricchezza, di idee politiche e di valori; e l’ascesa di una potenza mondiale (la Cina) che sfida la potenza in carica (gli USA) e l’ordine mondiale esistente.

      L’ultima volta che questi elementi si erano presentati insieme era tra il 1930 e il 1945.

      Partendo da qui, Dalio ha iniziato a ricercare gli schemi ricorrenti e le relazioni causa-effetto alla base dei principali spostamenti della ricchezza e del potere negli ultimi cinquecento anni.

      In questa straordinaria e tempestiva nuova puntata della serie dei Principi, Dalio accompagna i lettori nel suo studio dei grandi imperi – tra cui quelli olandese, britannico e americano – mettendo in prospettiva il “Big Cycle” che in tutto il corso della storia ha guidato le sorti dei grandi Paesi del mondo. Rivela le forze eterne e universali che determinano queste trasformazioni e le usa per scrutare nel futuro, offrendo la sua strategia per prepararci a ciò che ci attende.

    • Angelo Baglioni   

      Le frontiere della politica monetaria

      Dal quantitative easing ai tassi negativi

      Rivolto agli studenti dei corsi universitari di Economia monetaria ed Economia degli intermediari finanziari, il manuale di Angelo Baglioni è un testo aggiornato e innovativo che illustra le profonde trasformazioni avvenute di recente nella gestione della politica monetaria.

      Nell’arco di poco più di dieci anni, il volto del settore è cambiato: l’approccio tradizionale, basato sul controllo dei tassi di interesse, ha lasciato il posto alle misure “non-convenzionali”, tra cui il Quantitative Easing e i tassi di interesse negativi.

      Il volume affronta queste trasformazioni attraverso l’analisi teorica e il resoconto dettagliato delle esperienze di due banche centrali: la Banca centrale europea e la Federal Reserve americana. In particolare il manuale ha il pregio di approfondire gli aspetti operativi della politica monetaria: gli strumenti usati e i rapporti della banca centrale con il mercato finanziario. Il volume si conclude con un capitolo dedicato alle prossime sfide che attendono le banche centrali: la moneta digitale e la politica monetaria “verde”.

    • Binyamin Appelbaum   

      Il tempo degli economisti

      Falsi profeti, libero mercato e disgregazione della società

      Un’originale storia delle idee, un’indimenticabile iconografia del potere in una prospettiva inedita sulla centralità del pensiero liberista in politica.

      Attraverso un’analisi coinvolgente e documentata Appelbaum ripercorre l’ascesa degli economisti dall’amministrazione Kennedy in poi, prima negli Stati Uniti e quindi nel resto del mondo: le loro idee hanno trasformato la modernità limitando l’agire dei governi, liberando le grandi aziende e accelerando la globalizzazione.

      Il loro principio guida era che il governo dovesse astenersi dalla gestione dell’economia e l’idea di fondo che il liberismo avrebbe garantito una crescita costante. Il “tempo degli economisti” non ha però mantenuto la promessa di prosperità per tutti: la fiducia completa nei mercati al centro della politica è andata a scapito dell’eguaglianza economica, della salute della democrazia liberale, delle generazioni future.

      Attuale, avvincente e basato su ricerche approfondite, Il tempo degli economisti è una resa dei conti e un appello a riscrivere le regole del mercato.

    • Gustavo Piga   

      L'interregno

      Una terza via per l'Italia e l'Europa

      Euro o no-euro? Unionisti o nazionalisti? Cosmopoliti o sovranisti?

      Dall’insorgere della crisi americana nel 2008, divenuta crisi esclusivamente europea dal 2011, il Vecchio Continente si è diviso al suo interno: geograficamente, politicamente, socialmente ed economicamente.

      Difficile dire quale posizione prevarrà: quello odierno è, avrebbe detto Gramsci, un momento di “interregno”, in cui possono verificarsi “i fenomeni morbosi più svariati”. Eppure, malgrado questa incertezza sul futuro, la Storia non è avara di consigli: soprattutto per prevedere in che senso il domani si opporrà a sua volta a ieri.

      Gustavo Piga ripercorre da economista, ma con sguardo interdisciplinare, non solo questo primo ventennio dell’euro, ma anche i primi decenni – secoli addietro – di un’altra unione monetaria che è riuscita a sopravvivere e, a suo modo, ad affermarsi: quella degli Stati Uniti d’America.

      Le lezioni che si traggono da queste due storie portano a individuare una terza via per la sopravvivenza pacifica e lo sviluppo armonioso del nostro Paese e dell’Unione europea. Una via che non è né quella dell’abbandono dell’euro, né quella degli Stati Uniti d’Europa ora e subito.

      Una via forse più complessa, che richiede una politica (italiana ed europea) più coraggiosa e meno populista, più keynesiana e meno liberista, più locale e meno globale, capace di seminare oggi al fine di vedere crescere domani la pianta di un’Europa più solidale attraverso una reale cooperazione tra le future generazioni.

    • Amedeo Di Maio   

      Economia del patrimonio e delle attività culturali

      Strumenti di analisi

      Il manuale offre una trattazione organica e completa della economia del patrimonio e delle attività culturali, disciplina complessa in cui l’approccio economico si deve affiancare a scienze umane classiche, quali tra le altre la storia, l’archeologia, le lettere. Nell’approfondire gli aspetti economici della produzione, del consumo e delle politiche culturali il volume, oltre a considerare i riferimenti teorici di valenza internazionale, guarda in particolare all’Italia, Paese dove la rilevanza del patrimonio artistico e storico induce un forte interesse verso le risorse culturali e gli aspetti economici collegati alla loro conservazione, gestione e valorizzazione.

      Il testo è rivolto a studenti universitari di formazione differente, proprio per la natura trasversale della materia che è insegnata in corsi di laurea diversi e, grazie alla collaborazione di vari docenti, soddisfa le finalità didattiche specifiche dei singoli percorsi di studio.

      Il volume cartaceo è integrato da risorse on line disponibili all’indirizzo www.hoeplieditore.it, nella pagina dedicata al volume, ed è scaricabile in versione digitale, da leggere, sottolineare e annotare, su tablet e su computer.

    • Joseph E. Stiglitz    Jay K. Rosengard   

      Economia del settore pubblico

      Fondamenti teorici - Spesa e imposte

      La terza edizione italiana dell’ormai classico manuale di Joseph E. Stiglitz contiene una trattazione chiara e accessibile sul piano espositivo, ma rigorosa nell’approccio e aggiornata nei contenuti, delle basi teoriche dell’intervento pubblico nell’economia e delle forme concrete in cui esso si realizza. Nel volume sono presentati i fondamenti dell’economia del benessere (la nozione di efficienza paretiana, i teoremi dell’economia del benessere e i limiti del mercato, la funzione del benessere sociale) e le motivazioni dell’intervento pubblico attraverso programmi di spesa, sistema tributario e regolamentazione dell’attività dei privati. In questo contesto assumono rilievo temi quali la spesa per i beni pubblici, gli interventi correttivi delle esternalità, la produzione pubblica e la regolamentazione dei monopoli naturali. Un’attenzione particolare è dedicata alla teoria della tassazione: i principi generali che dovrebbero governare il sistema tributario, gli effetti delle imposte sull’efficienza economica e sulla distribuzione del reddito, il bilanciamento tra considerazioni di efficienza e di equità nel disegno delle imposte e la scelta della base imponibile tra reddito e consumo. Approfondimenti specifici sono inoltre dedicati allo studio delle forme concrete con cui si realizza l’intervento pubblico nell’economia: sono analizzati i principali programmi di spesa pubblica (sanità, previdenza e assistenza) e le più importanti imposte (sulle persone fisiche e sulle società di capitali). Sono infine discusse le ragioni economiche che guidano la divisione delle responsabilità per l’intervento pubblico tra livelli di governo diversi.

    • Erik Angner   

      Economia comportamentale

      Guida alla teoria della scelta

      Il volume di Erik Angner è un’introduzione rigorosa, ma scritta con uno stile accattivante, all’economia comportamentale, uno degli sviluppi più recenti delle scienze sociali che, avvalendosi anche dei risultati della psicologia cognitiva, approccia in modo innovativo il tema fondamentale del decision making. Partendo dalle basi della scuola economica neoclassica, Angner spiega chiaramente i concetti fondamentali di questa disciplina e ne illustra le intuizioni che vi stanno dietro. Numerose applicazioni tratte dal mondo del management e della politica pubblica, come pure dalla vita di tutti i giorni, mostrano in un’ottica multidisciplinare quanto l’economia comportamentale possa essere uno strumento fondamentale per le persone e per il decisore pubblico. Strutturato in 6 parti, il testo si articola in 12 capitoli: ogni coppia di capitoli affronta uno specifico argomento di teoria della scelta, il primo rimanendo nell’alveo dell’economia neoclassica e il secondo con i principali risultati dell’economia comportamentale, in una sorta di percorso parallelo che supera la visione conflittuale tra le due scuole di pensiero, i modelli tradizionali da un lato e le teorie dell’economia comportamentale dall’altro. La trattazione è intervallata dalla presenza costante di esercizi ed esempi che aiutano a seguire gradualmente lo sviluppo e la descrizione delle teorie. Il volume, rivolto agli studenti dei corsi di economia comportamentale e di microeconomia, è adatto anche a chiunque sia interessato a saperne di più sulla Behavioral Economics.

    • Philip Kotler   

      Ripensare il capitalismo

      Soluzioni per un'economia sostenibile e che funzioni meglio per tutti

      Dalle macerie del Muro di Berlino è emerso vincitore un modello economico. Il capitalismo - in uno spettro che va dal laissez-faire all’autoritario - dà forma alle economie di mercato di tutte le nazioni più ricche e in crescita più rapida. Ma sulla sua lucente facciata appaiono già le prime crepe. In tutto il mondo l’economia rallenta; la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi; le risorse naturali vengono sfruttate per ricercare profitti a breve termine; la disoccupazione cresce. Con rigore e lucidità, Philip Kotler illustra i grandi problemi che assillano il capitalismo: il persistere della povertà, la creazione di posti di lavoro in un mondo sempre più automatizzato, l’indebitamento elevato, l’influenza dei grandi patrimoni sulla politica, gli elevati costi ambientali, le altalene cicliche di boom e crolli nell’economia. Attraverso un’analisi spietata dei nostri mali, Ripensare il capitalismo veicola un messaggio di ottimismo: siamo ancora in tempo per cambiare le cose. Kotler identifica le idee migliori, affiancando iniziative pubbliche e private per orientare il cambiamento. Collegando la storia economica alle opinioni degli esperti, le lezioni di business ai dati più recenti, questo libro mette a fuoco i dilemmi cruciali di oggi e traccia la rotta verso un capitalismo più sano e sostenibile, che possa andare a beneficio di tutti. La recessione ha messo in luce, in un colpo solo, i punti deboli del settore finanziario e il pericolo delle bolle. Ma le ripercussioni successive hanno rivelato ancor di più: criticità strutturali così gravi da minacciare la salute dell’economia e il benessere della società democratica. I problemi sono enormi: la scarsità di impieghi ben retribuiti, la sottoccupazione, l’elevato debito al consumo e un numero scandaloso di bambini che vivono in povertà. Le multinazionali e i miliardari nascondono le ricchezze nei paradisi fiscali, mentre tutti gli altri - la classe media, le aziende familiari, chi fatica e lotta per una vita migliore - sopravvivono con grande difficoltà. Cosa ne è stato del sogno americano? Il capitalismo non funziona più come una volta, conclude Philip Kotler, stimato esperto di business ed economista di formazione classica. Quattordici forze interconnesse mettono a repentaglio la nostra economia di mercato, che ha trascorsi gloriosi ma che oggi non riesce più a svolgere il suo ruolo di motore della crescita. Ripensare il capitalismo compie un’analisi approfondita delle vulnerabilità del nostro sistema, sintetizza una vasta mole di dati, analisi e idee, considera le argomentazioni in conflitto e identifica quelle che reggono alla prova dei fatti. E offre decine di suggerimenti per risolvere i problemi. Dalla finanziarizzazione del sistema economico alla crescita a breve termine e agli obiettivi di profitto delle aziende, dagli investimenti troppo scarsi nelle infrastrutture all’insufficiente attenzione ai temi ambientali, il libro traccia una mappa delle sfide più difficili che abbiamo di fronte e propone una nuova rotta che conduce a una società capace di offrire più giustizia e opportunità a tutti.

    • Giovanni B. Pittaluga   

      Economia monetaria

      Moneta - Istituzioni - Stabilità

      La quarta edizione di Economia monetaria presenta una generale revisione del testo e un puntuale aggiornamento dei dati e delle tabelle. Gli eventi recenti, in primis la crisi finanziaria del 2007-2008 e la successiva crisi dell’euro, hanno imposto una riconsiderazione di parte degli schemi teorici di riferimento e delle politiche basate su di essi. In particolare, nel corso della trattazione si dà conto dei limiti di una politica monetaria orientata esclusivamente alla stabilità dei prezzi e poco attenta alla preservazione della stabilità finanziaria.

      Inoltre è parso opportuno evidenziare in modo più accentuato rispetto alle edizioni precedenti i nessi tra le teorie monetarie, da un lato, e le interpretazioni degli eventi e le scelte di policy, dall’altro.

      Il volume prevede come materiale di supporto alla didattica le slides in Power Point relative ai singoli capitoli. Il docente interessato all’adozione del testo può farne richiesta a questo indirizzo promozione.universita@hoepli.it.