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    • Michele Camerota   

      Galileo

      Alle origini della scienza moderna

      Galileo non fu soltanto il padre fondatore della scienza moderna: fu l’artefice di una rivoluzione del sapere che ha inaugurato un innovativo modo di guardare alla natura. Le sue scoperte in ambito astronomico e fisico cambiarono radicalmente la nostra comprensione dell’universo e concorsero, al tempo stesso, ad affermare un nuovo modello di scienza, una nuova sensibilità epistemologica e culturale.

      Questo libro ripercorre l’itinerario biografico e intellettuale di Galileo, ricostruendone nel dettaglio i vari momenti della vita ed esaminandone minuziosamente le opere – note e meno note –, con particolare attenzione ai contesti in cui furono composte e alla ricezione tra i contemporanei.

      Una narrazione storicamente rigorosa che restituisce le travagliate vicende personali e scientifiche di Galileo fino al celebre conflitto con le autorità ecclesiastiche, conclusosi con il processo e la condanna del 1633. Fu una battaglia sfortunata e amarissima per il suo protagonista, ma che resta ancora oggi esemplare del valore della libertà di pensiero e della cruciale importanza dell’autonomia della ricerca scientifica.

    • Ross King   

      Breve storia d’Italia

      Tre millenni di storia che hanno plasmato non solo l’Italia, ma anche l’Europa e il mondo intero: dall’ascesa della Repubblica romana al declino e alla caduta dell’Impero, dalle glorie della Firenze rinascimentale alla lunga lotta per l’unificazione, dalle prime opere liriche europee alla rinascita culturale ed economica dopo gli orrori del Fascismo e della Seconda guerra mondiale.

    • Geoffrey Parker   

      Il re imprudente

      Una nuova vita di Filippo II

      A partire da un vasto archivio di documenti anche inediti, una nuova avvincente biografia di Filippo II, uno dei monarchi più famosi della storia europea e mondiale.

      Come per la biografia di Carlo V, L’imperatore, Geoffrey Parker realizza il ritratto del figlio, che ereditò un impero su due continenti, sposò Maria Tudor (nota con l’appellativo di Maria la Sanguinaria) e scagliò l’Armada spagnola contro la sorella Elisabetta. Un ritratto appassionante e definitivo, grazie soprattutto a una straordinaria scoperta, che modifica in modo significativo la sua immagine: un tesoro di 3000 documenti conservati nei caveau della Hispanic Society of America a New York City, mai letti prima da quando attraversarono l’oceano con la scrivania di Filippo più di quattro secoli fa.

      Con una ricostruzione di ampio respiro e attenta ai minimi dettagli, Parker esamina il lungo apprendistato di Filippo, i suoi tre interessi principali (lavoro, gioco e religione) e le più importanti sfide politiche, militari e personali che affrontò durante il suo lungo regno, interrogandosi per altro sulle cause del fallimento della sua leadership.

    • Dan Jones   

      Troni e poteri

      Una nuova storia del Medioevo

      Mille anni di storia, dal sacco di Roma del 410 alla caduta di Costantinopoli nel 1453; una nuova e avvincente lettura del mondo medievale.

      Un’epoca forgiata da cambiamenti climatici, malattie pandemiche, migrazioni di massa e nuove tecnologie; in cui si formarono le grandi nazionalità europee, furono codificati i sistemi fondamentali di legge e di governo dell’Occidente, le Chiese cristiane maturarono come istituzioni regolatrici della moralità pubblica occidentale e in cui l’arte, l’architettura, l’indagine filosofica e l’invenzione scientifica attraversarono cambiamenti rivoluzionari.

    • Alessandra Brivio    Javier González Díez    Alessandro Gusman   

      Antropologia delle religioni

      Temi - Etnografie - Pratiche

      Questo volume costituisce un’introduzione allo studio antropologico delle religioni che alterna casi etnografici, riflessioni metodologiche, storia della disciplina e i più recenti dibattiti teorici, con l’obiettivo di offrire una panoramica complessiva della materia, che possa anche essere di stimolo per ulteriori percorsi di approfondimento.

      La prima parte del volume, Strumenti concettuali per lo studio antropologico delle religioni, presenta gli strumenti di base della disciplina, definendo in modo critico concetti quali quello di visione del mondo, simbolo, rito, solo per citarne alcuni, attraverso lo studio dei casi etnografici e seguendo le prospettive delle antropologhe e degli antropologi principali che hanno trattato questi temi. La seconda parte, Intersezioni tematiche, è composta da schede di approfondimento affidate a specialiste e specialisti della tematica trattata e dedicate ad argomenti rilevanti nel dibattito contemporaneo; le schede forniscono una prospettiva antropologica prevalentemente focalizzata sulla pratica dei processi religiosi, sempre in dialogo con i principali approcci e dibattiti contemporanei sul tema.

      Il volume, frutto del lavoro congiunto dei tre autori e di quello delle collaboratrici e dei collaboratori, intende fornire una visione che sia il più possibile plurale e aperta alla riflessione e alla crescita degli studi in materia di antropologia delle religioni.

    • Thomas Alexander Szlezák   

      Platone

      L’invenzione della filosofia in Occidente

      Platone è una delle pietre miliari della filosofia greca. I dialoghi sono i luoghi dove si dispiega il suo progetto filosofico: il disegno di un sapere senza precedenti, di una filosofia in grado di intrecciare e tenere insieme etica, politica, scienza e ontologia. Platone, però, non è soltanto una delle vette assolute della filosofia greca, è anche una delle figure più rilevanti della storia delle idee.

      In questa biografia, Thomas Alexander Szlezák non si limita ad avvicinarci al Platone filosofo, ma fornisce un ritratto completo del Platone uomo, recuperandone la dimensione storica. E nel farlo passa in rassegna i dialoghi e le lettere, affrontando questioni centrali come l’autenticità, lo stile e la cronologia delle opere. Su questo sfondo, vengono analizzati e spiegati in dettaglio il pensiero sullo Stato, la cosmologia, la teoria delle idee e quella dei principi, senza dimenticare di mettere a fuoco il carattere religioso della filosofia platonica: l’idea del bene, “principio di tutto”.

      Emerge così un Platone a tutto tondo che, grazie alla sorprendente vitalità dei suoi dialoghi, continua a essere più attuale che mai.

    • Lionel Terray   

      I conquistatori dell’inutile

      Dalle Alpi all’Annapurna

      Pubblicato dall’editore parigino Gallimard nel 1961, Les conquérants de l’inutile riceve l’immediato favore di un pubblico vastissimo, non solo per la fama internazionale del suo autore – il più grande alpinista francese del momento – ma per la qualità letteraria rivelata in pagine inaspettatamente sofferte, sincere e originali.

      Lionel Terray partecipa alle più importanti spedizioni extraeuropee. Le sue conferenze sono affollatissime. I film che lo vedono protagonista – sia documentari sia a soggetto – vincono le prime edizioni del Festival di Trento.

      Negli anni Cinquanta, Terray è una stella delle alte quote, quando iniziano a essere viste con occhi nuovi, entusiastici, e i volti degli scalatori appaiono sulle copertine dei settimanali di grande tiratura.

      Un clima culturale che esce vivido dalle pagine di questa autobiografia “antieroica”, grande classico della letteratura di montagna dal titolo provocatorio e allo stesso tempo elegiaco.

      Conquistare l’inutile è l’apparente dichiarazione di un fallimento. Che in realtà nasconde il gesto nobile di un agire gratuito,

      lontano dalle logiche quotidiane. Solo grazie a quell’inutile si può mettere a rischio la vita, si possono affrontare fatiche immani. Si può arrivare al limite, per toccare una cima.

    • Gaston Rébuffat   

      La montagna è il mio mondo

      «Il piacere segreto e meraviglioso della ricerca dell’itinerario, la soddisfazione di sentirsi in armonia con la natura, la roccia, il ghiaccio; trovare la via giusta, indovinare gli appigli. Indovinare...» è questa l’essenza dell’esprit montagne, lo spirito delle montagne, che sgorga dall’autobiografia di uno dei più capaci e sensibili alpinisti di tutti i tempi.

      Formatosi come scalatore negli anni Trenta sulle Calanques di Marsiglia, il giovane Gaston intraprende lunghi viaggi a piedi tra le montagne del Sud, finché giunge in vista del Monte Bianco, apparizione rivelatrice che cambierà il suo futuro. L’alpinismo come scuola di vita, le scalate estreme, i bivacchi ad alta quota, l’uscita dai rifugi in piena notte per attraversare i ghiacciai con il favore del gelo, le tempeste, gli arrivi sulla cima con l’immancabile stretta di mano al compagno sono la traccia che Rébuffat ci ha lasciato e che ritroviamo in queste pagine sapientemente ricomposte dalla vedova Françoise, subito dopo la morte del marito.

      Sono testi apparsi nel tempo su diversi libri e sulla stampa quotidiana e periodica. Dal Monte Bianco al Cervino, dall’Eiger all’Annapurna, un viaggio irripetibile tra le montagne dei sogni, quando ancora erano solitarie e piene di mistero.

      Arricchiscono il volume la prefazione di Marco Albino Ferrari e la postfazione di Antonio Massena, dedicata al cinema di Rébuffat, vincitore del Trento Film Festival nel 1955 con Étoiles et Tempêtes.

    • Bernd Roeck   

      Rinascimento

      L’alba del mondo

      In un libro dal maestoso respiro narrativo Bernd Roeck offre un affascinante affresco di quest’epoca e chiarisce in che modo in Europa poté prodursi una così singolare accelerazione di idee capaci di mettere in movimento il mondo intero.

      Per portare alla luce le radici del Rinascimento, si risale al Medioevo e all’antichità, spaziando ampiamente fuori dai confini europei, passando dall’arte fiorita sotto il cielo d’Italia e gli ideali degli umanisti, alle guerre di religione e agli inizi dell’oppressione in altre parti del mondo.

      Il libro narra di mercanti e di poeti, imperatori e papi, donne sagge e uomini terribili, e ancora dei potenti di quel tempo e degli umili che, lontano dai palazzi, lottavano con la fame e le malattie.

      Un’epoca che con le sue innovazioni non ha creato soltanto dei luoghi di bellezza e spiritualità cui guardare con nostalgia, ma anche ha gettato le basi del mondo moderno nel quale ancora viviamo.

    • Emma Giammattei   

      Il redivivo

      Benedetto Croce e il quaderno segreto

      Il ritrovamento di un quaderno autografo di Pasquale Croce, che il figlio Benedetto avrebbe tenuto sul suo scrittoio per tutta la vita, aiuta a rileggere in una luce nuova e radente la biografia del grande filosofo.

      Il Redivivo è il titolo del poemetto di Victor Hugo, Le Revenant, tradotto dal filologo Isidoro Del Lungo. Fu trascritto nel febbraio 1866 a Pescasseroli dal padre di Croce, il quale identificava nella dimensione mitica della rinascita il dramma familiare della morte di un bambino, Benedetto, e della sostituzione col nuovo nato, dal medesimo nome.

      Nel libriccino messo in salvo (forse dalle stesse macerie di Casamicciola) è rintracciabile una sorta di «tema natale», il motivo di fondo del pensiero crociano, dove il Sopravvissuto e il Redivivo si incontrano e si riconoscono.

      Attraverso le tragedie del secolo e le sventure del singolo, oltre le rovine ci sarà sempre un mondo da ricostruire.

      Nel racconto permanente dell’epilogo che si fa rinnovato inizio, è racchiuso il significato individuale di un perentorio e grandioso memento vivere.