Descrizione
Nella cornice dell’Europa della rivoluzione industriale si iscrive la storia della diffusione della ferrovia in Piemonte con le sue ripercussioni nel resto della Penisola. Una vicenda di innovazione tecnica e sociale ricostruita nelle sue diverse fasi, dal dibattito fra politici, tecnici e amministratori, al lavoro sul terreno di ingegneri, imprenditori, operai, alla successiva gestione in tempi segnati da guerre lontane e vicine. L’album di immagini che accompagna il testo aiuta a comprendere come in un piccolo Paese, segnato da aspri ostacoli naturali, si poterono concepire e realizzare sogni altrove ritenuti impossibili.
Indice
Introduzione - Fonti, campi di ricerca, ringraziamenti - Sigle e abbreviazioni - PARTE I. La storia - PARTE II. Le immagini - Indice dei nomi di persona - Indice dei luoghi.
Note biografiche
Giulio Guderzo, decano degli storici ferroviari italiani, corona con questo volume una lunga attività di ricerca sul campo. Pubblica nel 1961 il volume su Vie e mezzi di comunicazione in Piemonte dal 1831 al 1861, cui seguono, nel ’71, il saggio su Ferrovie e imprenditorialità nel Piemonte di Sebastiano Grandis, nel ’73 il volume su Finanza e politica in Piemonte alle soglie del decennio cavouriano, tra l’88, il’90 e il ’94 i tre testi su “Ferrovieri” inglesi nel Piemonte di Carlo Alberto; Pietro Paleocapa e la politica ferroviaria del Piemonte sabaudo; Politiche economiche e infrastrutture tra rivoluzione e riforme in Italia dal 1831 al 1846. Nel volume Compagni di viaggio, del 2007, riunisce infine i “ritratti” di alcuni tra i maggiori protagonisti della ferroviarizzazione subalpina. Libero docente di Storia del Risorgimento nel 1963, cattedratico dal ’76, ha coltivato anche altri interessi di ricerca, relativi sia alla storia contemporanea sia alla storia locale, fondando e dirigendo gli innovativi “Annali di Storia Pavese” e pubblicando nel 2002 e nel 2011 i volumi L’altra guerra. Neofascisti, tedeschi, partigiani, popolo in una provincia padana. Pavia 1943-1945 e Amore di Pavia.