Fosco Maraini (Firenze, 1912-2004), etno-antropologo di fama internazionale, alpinista, fotografo, documentarista, nasce in una famiglia agiata, da padre italiano e madre inglese. A 23 anni sposa la pittrice siciliana Topazia Alliata, da cui ha tre figlie: Dacia, Yuki e Toni. Nel 1937 si aggrega alla spedizione di Giuseppe Tucci alla volta del Tibet. Laureatosi in Scienze naturali a Firenze, prima della guerra si trasferisce in Giappone per compiere ricerche etnografiche. Dopo l’8 settembre si rifiuta di aderire alla Repubblica di Salò, alleata al Governo nipponico, e viene internato in un campo di concentramento con la sua famiglia. Finita la guerra è di nuovo in Italia. I decenni successivi sono dedicati a viaggi e a spedizioni alpinistiche in Asia. Nel 1966, ormai divorziato da Topazia, conosce Mieko Namiki, che sposerà e che sarà la sua compagna per il resto della vita. Diviene ricercatore al St. Anthony’s College di Oxford e alle università di Sapporo e di Kyoto, e insegna lingua e letteratura giapponese all’Università di Firenze. Tra i suoi libri: Segreto Tibet (1951), Ore giapponesi (1957), Gasherbrum IV (1960), Paropàmiso (1963), Gnosi delle fànfole (1978), Case, amori, universi (1999). Come da sue volontà, è sepolto all’Alpe di Sant’Antonio in Garfagnana, sotto le amate Apuane.