Soggetto: architettura

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    • Riccardo Migliari    Marco Fasolo   

      Prospettiva

      Teoria e applicazioni

      La prospettiva si può costruire in due modi. Si può ricavare dalla pianta e dall'alzato, in un processo che si svolge sul piano e sul piano resta confinato. Oppure si può generare uno spazio prospettico e in quello, in tre dimensioni, si costruiscono le forme da rappresentare.

      Il secondo modo è quello adottato in questo libro. Prima di tutto perché è quello che ha una storia, che va dal Quattrocento ai giorni nostri; quindi perché è capace di coniugare il mondo grafico a quello digitale, con reciproco vantaggio; da ultimo perché lo spazio prospettico nel quale opera è capace di inesauribili potenzialità e sorprese. Chi avrebbe mai pensato che la camera distorta di Adelbert Ames fosse una prospettiva solida inversa? Ma è facile capirlo nel momento in cui si esplora lo spazio prospettico in tutti i suoi luoghi e non soltanto in quelli che si trovano, banalmente, davanti all'osservatore.

      Su questa idea si fondano anche le varie esperienze, qui proposte, di ampliamento e rettifica dello spazio reale, ottenute attraverso la costruzione di un opportuno spazio prospettico. Perché il mondo ha due aspetti: come è e come appare, senza che l'uno prevalga sull'altro, perché da ciascuna di queste forme deriva l'altra in perfetta e comune corrispondenza.

    • Davide Ponzini    Michele Nastasi   

      Starchitecture

      Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee

      Architetti e progettisti di fama internazionale sono spesso chiamati a progettare edifici esteticamente esuberanti, ma anche a realizzare programmi di rigenerazione di grandi aree urbane, o a ridefinire l’immagine di intere città. La retorica del “Bilbao effect” è ormai diffusa in tutto il mondo e le città competono nel collezionare architetture spettacolari, in molti casi prestando scarsa attenzione alla complessità dell’ambiente urbano e alle reali condizioni locali. Nei dibattiti pubblici e accademici, l’architettura firmata è raramente messa in discussione nelle sue molteplici implicazioni urbane.

      In Starchitecture un urbanista e un fotografo esplorano le trasformazioni più spettacolari di importanti città contemporanee. Basato su un corpus fotografico originale e sull’analisi critica di dozzine di progetti ed edifici firmati a Bilbao, Abu Dhabi, Parigi, New York e in altri luoghi, questo libro documenta e spiega come la “star architecture” incida sullo sviluppo delle città. I temi approfonditi grazie a questo approccio si rivelano fondamentali per comprendere i paesaggi urbani di oggi e di domani.

      “Questo è un libro importante e impressionante, critico ma equilibrato. Nessuno sa mettere l’architettura nel proprio contesto urbano in modo più efficace.” Robert Beauregard, Professore di Urbanistica, Columbia University GSAPP

      “Immagini evocative e una scrittura lucida fanno di Starchitecture una lettura obbligata per chiunque si interessi di urbanistica globalizzata.” Yasser Elsheshtawy, Professore Associato di Architettura, United Arab Emirates University Al Ain

      Starchitecture è un affascinante studio di un aspetto della globalizzazione spesso notato ma raramente analizzato o illustrato con tale profondità.” Paul Finch, Direttore Editoriale di Architectural Review

    • Letizia Galli   

      Restauro architettonico

      Letture dai maestri: antologia critica

      Il restauro architettonico non è disciplina di certezze: non è affrontabile con un metodo in genere condiviso e confortante come accade, solitamente, dovendo calcolare l’armatura di un pilastro o la portata di una tubazione. Il termine stesso ha subito nel tempo continue trasformazioni, rendendo ancor più complesso questo campo di competenze e di pratiche applicazioni. Bisogna pertanto accettare questa variabilità di significati per penetrare in un mondo così multiforme e spesso difficile, alla ricerca di conoscenza piuttosto che di verità. Da quando, sul finire del diciottesimo secolo, il restauro nasce come disciplina autonoma, l’urgenza di darvi uno statuto è stata espressa da studiosi molto diversi tra loro: architetti, ingegneri, storici, filosofi. Ciascuno ha proposto tesi e principi partendo dalla specificità della propria formazione, ma anche influenzato, certamente, dallo spirito dei tempi. Per queste ragioni chi desideri affrontare la lettura di questo libro, dei testi degli autori trattati non vi troverà formule univoche e vincenti, bensì innumerevoli occasioni d’arricchimento e di riflessione, basi fondamentali per questa disciplina che, nel suo carattere operativo, chiede una continua attenzione metodologica.