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Home Libri & eBook Soggetto

Soggetto: urbanistica

6 risultati trovati - pagina 1 di 1

    • Davide Ponzini    Michele Nastasi   

      Starchitecture

      Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee

    • Starchitecture
    • Davide Ponzini    Michele Nastasi   

      Starchitecture

      Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee

      Architetti e progettisti di fama internazionale sono spesso chiamati a progettare edifici esteticamente esuberanti, ma anche a realizzare programmi di rigenerazione di grandi aree urbane, o a ridefinire l’immagine di intere città. La retorica del “Bilbao effect” è ormai diffusa in tutto il mondo e le città competono nel collezionare architetture spettacolari, in molti casi prestando scarsa attenzione alla complessità dell’ambiente urbano e alle reali condizioni locali. Nei dibattiti pubblici e accademici, l’architettura firmata è raramente messa in discussione nelle sue molteplici implicazioni urbane.

      In Starchitecture un urbanista e un fotografo esplorano le trasformazioni più spettacolari di importanti città contemporanee. Basato su un corpus fotografico originale e sull’analisi critica di dozzine di progetti ed edifici firmati a Bilbao, Abu Dhabi, Parigi, New York e in altri luoghi, questo libro documenta e spiega come la “star architecture” incida sullo sviluppo delle città. I temi approfonditi grazie a questo approccio si rivelano fondamentali per comprendere i paesaggi urbani di oggi e di domani.

      “Questo è un libro importante e impressionante, critico ma equilibrato. Nessuno sa mettere l’architettura nel proprio contesto urbano in modo più efficace.” Robert Beauregard, Professore di Urbanistica, Columbia University GSAPP

      “Immagini evocative e una scrittura lucida fanno di Starchitecture una lettura obbligata per chiunque si interessi di urbanistica globalizzata.” Yasser Elsheshtawy, Professore Associato di Architettura, United Arab Emirates University Al Ain

      “Starchitecture è un affascinante studio di un aspetto della globalizzazione spesso notato ma raramente analizzato o illustrato con tale profondità.” Paul Finch, Direttore Editoriale di Architectural Review

    • Paul Knox   

      Atlante delle città

    • Atlante delle città
    • Paul Knox   

      Atlante delle città

      Oltre la metà della popolazione mondiale vive oggi nelle città e si prevede che entro il 2050 questa quota crescerà fino a raggiungere i tre quarti. L’urbanizzazione è un fenomeno globale, ma il modo in cui le città si stanno sviluppando, l’esperienza della vita urbana e le prospettive future cambiano profondamente da regione a regione. Questo atlante offre una tassonomia unica delle città, che guarda ai diversi aspetti della loro struttura fisica, economica, sociale e politica, alle loro interazioni reciproche e con i rispettivi hinterland, alle sfide e alle opportunità che esse presentano, nonché alle direzioni che potrebbero prendere in futuro. Ogni capitolo indaga un particolare tipo di città: dall’antica Grecia all’impero romano, dalle città della lega anseatica alle odierne smart cities, passando per la riprogettazione haussmanniana di Parigi e l’industrializzazione di Manchester. Esperti dei rispettivi campi indagano il modo in cui nello sviluppo di queste città si riflettono uno o più dei temi comuni alla crescita urbana: la funzione dinamizzante (trasporti, comunicazioni e infrastrutture), la funzione generativa (innovazione e tecnologia), la capacità decisionale (politica, economia e istituzioni) e la capacità trasformativa (società, stili di vita e cultura). Corredato da eccezionali infografiche, mappe, diagrammi, tabelle e fotografie, l’Atlante delle città rappresenta un’esaustiva visione d’insieme del panorama urbano del XXI secolo.

    • Riccardo Di Vincenzo   

      Le gallerie di Milano

    • Le gallerie di Milano
    • Riccardo Di Vincenzo   

      Le gallerie di Milano

      Quando si parla di Milano e di Gallerie è spontaneo pensare subito alla Galleria Vittorio Emanuele, primo grande monumento dell’Italia unita, inaugurata in gran pompa nel 1867. In una città tutto sommato povera di spazi pubblici, è ben presto divenuta il salotto cittadino, grande vetrina della civiltà mercantile e punto d’incontro quasi obbligato. Ma a Milano le gallerie sono molte di più, a partire dalla prima, la Galleria De Cristoforis, inaugurata nel 1840 quando in città regnava ancora Francesco Giuseppe. Nel corso del Novecento, altre gallerie hanno formato un reticolo attorno a piazza del Duomo e alle grandi arterie commerciali della città: corso Vittorio Emanuele, via Torino, corso Buenos Aires. Ma altre ancora l’autore ne ha scoperte e censite in questo libro. Opera di architetti come Mengoni, Ponti, Lancia, Magistretti, Portaluppi, Bottoni, Caccia Dominioni, Figini e Pollini, le gallerie milanesi non sono solo spazi commerciali o di ritrovo, ma un esempio dell’architettura civile che ha dato il tono alla Milano che conosciamo.

    • Giuseppe De Finetti   

      Milano

      Costruzione di una città

    • Milano
    • Giuseppe De Finetti   

      Milano

      Costruzione di una città

      Lo studio della città futura è l’intento e la ragion d’essere di questa rassegna. Le stesse parole, con le quali Giuseppe de Finetti (1892-1952) presenta La città, una rivista di “architettura e politica”, da lui diretta e in gran parte scritta nel 1945-46, ben esprimono il significato di Milano - Costruzione di una città, un vero e proprio trattato di architettura e urbanistica moderna, al quale si dedica a partire dal 1943. Concepito come personale contributo critico alla ricostruzione della città distrutta dai bombardamenti, l’autore si ispira “al sacrificio degli eroi... che col loro martirio hanno salvato la città come cosa spirituale ed eterna”.
      Sebbene la stesura non sia mai stata completata da de Finetti, quest’opera costituisce il fondamento dell’attività critica esercitata su quotidiani e periodici o nelle istituzioni cittadine nelle quali era impegnato.
      L’impianto originario del volume Milano risorge viene ripreso nel 1969 da Giovanni Cislaghi, Mara De Benedetti e Piergiorgio Marabelli che ne integrano i capitoli mancanti o solo abbozzati, facendo ricorso all’insieme degli scritti e dei progetti elaborati da de Finetti sui diversi temi. Esce così presso l’editore Etas Kompass Milano - Costruzione di una città, espressione di una delle personalità più vive dell’architettura moderna italiana, che si pone come contributo generale all’analisi e alla progettazione della città e dei suoi elementi architettonici. Hoepli (l’editore previsto nel ’45) lo ristampa oggi con una prefazione di Guido Canella.
      Il libro è strutturato in quattro parti. Nelle prime due l’autore individua i “Difetti della Milano moderna” attraverso lo studio del processo di formazione e i caratteri della “Forma urbis” sulla base dei piani regolatori. La terza parte analizza “La città come ente politico ed economico”, mentre la quarta affronta progettualmente “La città sulla via delle genti”, esprimendo in modi nuovi e geniali la sua ragione d’essere originaria. “Assunto di questo libro è quello di collegare tra loro documenti e pensieri critici inerenti alla storia della città come organismo, come entità concreta, come compagine di abitazioni, officine, mercati, servizi, non di tracciarne la cronistoria”. Si tratta in realtà di comprendere come “l’ordine che la città assume nelle sue varie età è determinato da una somma di fattori materiali e spirituali”, individuandone “l’intima natura”, “la struttura e le ragioni” in vista di una possibile trasformazione.
      Infatti, “le critiche a situazioni del presente o si fissano ed esauriscono in dissensi e negazioni o superano questo stadio e giungono a formularsi in propositi metodici, in programmi, in piani”. Esiste un rapporto di stretta continuità fra parti analitiche e parti progettuali e solo nel processo di progettazione è possibile raggiungere la vera conoscenza della realtà urbana.
      Nella sua unitarietà, il libro rappresenta ancora oggi un contributo fondamentale alla conoscenza di Milano e alla definizione di specifiche metodologie di ricerca analitica e progettuale. Nell’insieme delle proposte elaborate per l’intera città, per alcune sue parti o per singole architetture, si può cogliere una precisa idea di città e una serie concreta e articolata di ipotesi per Milano e il suo territorio.
      Giuseppe de Finetti (1892-1952) rappresenta una delle personalità centrali della cultura architettonica italiana moderna. Allievo di Adolf Loos, la sua posizione culturale da un lato affonda le radici in un contesto europeo, mentre dall’altro si riallaccia alla tradizione del riformismo lombardo.
      Nella sua complessa personalità de Finetti ha rappresentato una isolata voce critica all’interno della vita culturale e politica italiana durante il fascismo e il periodo della ricostruzione. Il suo dissenso si esprime in una linea morale intransigente e in un’innovativa concezione della città fondata su un metodo esemplare di studio e di progettazione, che in questa pubblicazione trovano piena espressione.
    • Federico Oliva   

      L’urbanistica di Milano

      Quel che resta dei piani urbanistici nella crescita e nella trasformazione della città; con sei itinerari

    • L’urbanistica di Milano
    • Federico Oliva   

      L’urbanistica di Milano

      Quel che resta dei piani urbanistici nella crescita e nella trasformazione della città; con sei itinerari

      Come tutte le grandi città cresciute con lo sviluppo industriale, Milano, dopo oltre un secolo di espansione, sta subendo un profondo processo di trasformazione oltre che economica e sociale, anche urbanistica. Nel testo si rilegge la vicenda urbanistica della città nel XX secolo con un punto di vista del tutto nuovo rispetto alla consuetudine della cultura urbanistica: evidenziando gli esiti concreti, i depositi fisici e quelli culturali, lasciati dai cinque piani regolatori e dagli altri piani urbanistici che la città ha avuto in questo periodo.
      La descrizione della vicenda milanese rappresenta peraltro l’occasione per una riflessione complessiva sull’urbanistica italiana, sui suoi successi e sui molti insuccessi, ma anche sulle prospettive future.
      Il testo è corredato di una ricca documentazione fotografica originale e ogni capitolo è introdotto da una carta aerofotogrammetrica relativa al tessuto urbano o al quartiere del piano descritto.
      A fine volume sei itinerari, proposti in forma di guida con una planimetria toponomastica che evidenzia le tappe del percorso, conducono tra i luoghi più significativi della città moderna.
    • Siegfried Giedion   

      Spazio, Tempo ed Architettura

      Lo sviluppo di una nuova tradizione

    • Spazio, Tempo ed Architettura
    • Siegfried Giedion   

      Spazio, Tempo ed Architettura

      Lo sviluppo di una nuova tradizione

      Pubblicato negli USA nel 1941, Space, Time and Architecture fu tradotto da Hoepli per la prima volta nel 1953 e ristampato nel 1965 in nuova versione notevolmente aumentata a cura dell’autore. Il volume è uno dei grandi classici nella storia dell’architettura e conserva ancora oggi moltissimi spunti d’interesse. l’approccio metodologico è fortemente innovativo: per l’autore l’architettura è lo strumento di interpretazione di un periodo storico. Da qui, ad esempio, l’interesse per la cultura materiale o il rapporto tra architettura e natura. L’approccio di Giedion è comparatista, forse anche per la sua formazione a metà tra storia dell’arte e ingegneria, e mette così in relazione l’architettura con lo sviluppo tecnologico e artistico, soprattutto a partire dalla Rivoluzione industriale. L’uso del ferro, della ghisa, dell’acciaio cambia non solo il modo di costruire, ma di vivere. Così come l’urbanistica non è solo la pianificazione territoriale ma il principale strumento di controllo di una società in rapida evoluzione. Il libro può anche essere letto come una storia del Movimento moderno, dai pionieri (Eiffel, Sullivan) sino alle opere mature dei suoi protagonisti (Gropius, Wright, Le Corbusier, Aalto), che Giedion, oltre a conoscere personalmente, mette in relazione con i coevi movimenti artistici come il Futurismo o il Cubismo.

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