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Home Libri & eBook Soggetto

Soggetto: storia-dell-architettura

10 risultati trovati - pagina 1 di 1

    • Marco Biraghi    Adriana Granato   

      L’architettura di Milano

      La città scritta dagli architetti dal dopoguerra a oggi

    • L’architettura di Milano
    • Marco Biraghi    Adriana Granato   

      L’architettura di Milano

      La città scritta dagli architetti dal dopoguerra a oggi

      Milano, nel corso degli ultimi settant’anni, è stata capace di costruirsi una propria identità: identità moderna, ma anche identità di città storicamente (oltreché geograficamente) italiana. Ed è proprio in quanto esemplare pressoché unico di una compiuta “modernità italiana” che Milano è riuscita a rimanere al passo e a istituire un proficuo dialogo con molte altre realtà europee e internazionali. Lo ha spesso fatto guidata da quei principi più pragmatici che estetici che ne hanno connotato la cifra stilistica.

      Come in un museo a cielo aperto, le vie cittadine offrono un eccellente campionario di architettura moderna e contemporanea, firmata dai nomi di celebri architetti italiani e stranieri: BBPR, Caccia Dominioni, Gardella, Rossi, Zucchi, Herzog & de Meuron, Sejima, Eisenman. Un’architettura in grado nella gran parte dei casi d’integrarsi perfettamente alla città, di rispettarne le logiche, così come di rispecchiare quel particolare mix di eleganza e rigore che nel mondo è riconosciuto come precipua caratteristica milanese.

      Il libro affida la descrizione e l’interpretazione di 150 tra gli edifici più significativi della città ad altrettanti autorevoli studiosi e protagonisti della scena architettonica attuale e si candida a diventare un punto di riferimento per chiunque vorrà ricostruire come è cambiato il volto della città a partire dal secondo dopoguerra.

    • Roberto Aloi   

      Nuove architetture a Milano / New Works of Architecture in Milan

      La città dalla ricostruzione al boom economico (1945-1958) in un classico dell'epoca

    • Nuove architetture a Milano / New Works of Architecture in Milan
    • Roberto Aloi   

      Nuove architetture a Milano / New Works of Architecture in Milan

      La città dalla ricostruzione al boom economico (1945-1958) in un classico dell'epoca

      Il libro - un’istantanea della Milano del boom economico quando nuove architetture stavano cambiando il volto della città - assume a sessant’anni di distanza il valore di documento storico, integrato per ogni edificio da schede e fotografie che ne documentano lo stato attuale.

      Dopo i bombardamenti della guerra Milano rinasce con grande velocità. Roberto Aloi, in questo volume pubblicato nel 1958, documenta il fervore edilizio che interessa grattacieli, palazzi per uffici, condomini, scuole, ospedali, biblioteche, musei, chiese, teatri. Ognuna delle 70 schede è un identikit dell’edificio attraverso fotografie, dettagli, disegni, piante.

      In questa edizione, curata da Marco Strina, grafico e studioso dell'archittettura milanese, e Marco Biraghi, docente di Storia dell'architettura al Politecnico di Milano, ogni edificio è accompagnato da una scheda storico-critica redatta da esperti che inquadra criticamente l’edificio e ne narra il destino, raffigurato, se tuttora esistente, attraverso una fotografia attuale di Stefano Topuntoli.

    • Franca Semi   

      A lezione con Carlo Scarpa

    • A lezione con Carlo Scarpa
    • Franca Semi   

      A lezione con Carlo Scarpa

      Il modo di insegnare di mio padre non era cattedratico, non lo era per la sua natura e il suo insegnamento si radicava nelle esperienze che aveva avuto all’inizio. Era, se vogliamo dire, uno svelarsi personale sui temi proposti dagli allievi, talvolta in maniera poco urbana, sovente ironica e caustica. Lo ricordano in tanti ancora adesso. Il lavoro dell’allievo inventava il suo lavoro e il dispiegarne i ragionamenti era la maniera sua di insegnare, era la sua materia d’insegnamento. Molte erano le digressioni, o i ragionamenti che illuminavano il perché di cose esistenti, le sue o di altri. Questo suo modo d’insegnare, per sua natura effimero, Franca Semi ha avuto l’idea, dal mio punto di vista meravigliosa, di registrarlo, fissarlo appunto nel tempo. Alla maniera di uno scienziato, il suo modo silenzioso ha salvato le parole, i disegni fatti alla lavagna, il materiale, diremmo oggi, per un tempo propizio. Ne è stata gelosissima conservatrice per lunghi anni e non ha mai accettato occasioni facili - gliene sono state offerte molte -, fino ad oggi nessuna l’ha convinta. Dobbiamo a questo rigore l’aver salvato e raccolto il materiale. Il debito di riconoscenza verso Franca Semi non è soltanto mio ma sarà di quanti voltando le pagine di questa avventura ne saranno catturati. Avveniva la stessa cosa nell’archivio dei disegni: chi lo frequentava se ne innamorava e diventava a dir poco geloso, penso possa riaccadere. Sicuramente succederà a quanti scopriranno nelle pagine che io sto sfogliando quella forza che non dipende dalle parole ma dalla poesia che ne emana e questo è parte del mistero. Se questo avverrà il merito è di chi con tranquilla certezza ha messo in essere quella parte di mio padre, in particolare quella riguardante l’insegnamento, in modo così vivido da farlo intuire per intero.

    • Orsina Simona Pierini    Alessandro Isastia   

      Case Milanesi [Booklet + Poster]

      Prospetti 1923-1973

    • Case Milanesi [Booklet + Poster]
    • Orsina Simona Pierini    Alessandro Isastia   

      Case Milanesi [Booklet + Poster]

      Prospetti 1923-1973

      Il booklet raccoglie 85 fotografie di case milanesi dal 1923 al 1973 ed è unito a un poster raffigurante tutte le 85 case.

      Per ciascun edificio è indicato l’anno cui risale, l’architetto incaricato del progetto, la via in cui si trova e, se esiste, la denominazione della casa. I prospetti sono in scala 1:600. È presente infine una mappa della città con le indicazioni delle case rappresentate.

    • Orsina Simona Pierini    Alessandro Isastia   

      Case milanesi

      1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano. Traduzione in inglese di Steve Piccolo

    • Case milanesi
    • Orsina Simona Pierini    Alessandro Isastia   

      Case milanesi

      1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano. Traduzione in inglese di Steve Piccolo

      L’interesse per gli anni d’oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca’ Brütta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita. Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento. Ancora non esisteva però un libro che in circa 80 schede ridisegnasse planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l’occasione e da materiale di repertorio. Il volume, introdotto da Cino Zucchi, noto architetto e studioso dell’architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell’architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un’ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.

    • Giuliana Gramigna    Sergio Mazza   

      Milano

      Un secolo di architettura milanese / A Century of Milanese Architecture. Traduzione in inglese di Roberta Prandin

    • Milano
    • Giuliana Gramigna    Sergio Mazza   

      Milano

      Un secolo di architettura milanese / A Century of Milanese Architecture. Traduzione in inglese di Roberta Prandin

      Un affascinante percorso fotografico rivisita gli edifici più significativi progettati a Milano nel XX secolo: dai palazzi di piazza Cordusio, chiaro esempio di evoluzione rispetto al tempo passato, al quartiere Bicocca che chiude, anche simbolicamente, il XX secolo. La ricca raccolta di immagini, in gran parte realizzata appositamente dagli autori, costituisce un ampio panorama architettonico che, attraverso il susseguirsi cronologico delle diverse costruzioni, testimonia le vicende di Milano e l’evolversi della città dall’inizio del secolo alla ricostruzione postbellica, sino al passaggio della città da un destino industriale a quello dei servizi.

    • Marco Biraghi    Gabriella Lo Ricco    Silvia Micheli   

      Guida all’architettura di Milano 1954-2015

    • Guida all’architettura di Milano 1954-2015
    • Marco Biraghi    Gabriella Lo Ricco    Silvia Micheli   

      Guida all’architettura di Milano 1954-2015

      Con la costruzione della Torre Velasca e del Grattacielo Pirelli, attorno alla metà degli anni Cinquanta, s’inaugura la via milanese alla modernità architettonica. Ai nomi di Gio Ponti e dei BBPR si aggiungono, di lì a poco, quelli di Ignazio Gardella, Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti, capifila di un gruppo di ottimi professionisti che, nel volgere di un decennio, realizzano abitazioni, uffici, impianti sportivi, parcheggi, dotando Milano delle strutture adeguate a una città dalle aspirazioni europee, oltre a renderla un museo a cielo aperto dell’architettura moderna. La costruzione della nuova Milano proseguirà, con uno slancio alimentato soprattutto dai comuni dell’hinterland e dalla dismissione delle ex aree industriali e dalla loro trasformazione in quartieri a vocazione residenziale, anche grazie al contributo di maestri quali Oscar Niemeyer, Vittorio Gregotti, Aldo Rossi, Guido Canella, Carlo Aymonino, Gino Valle e Gabetti & Isola. Alle loro opere si sono affiancate, nell’ultimo scorcio del secolo e con l’inizio del nuovo millennio, in un periodo di ripresa della febbre edilizia, quelle di architetti di fama internazionale come Arata Isozaki, Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Mario Botta, e di un gruppo di talenti italiani comprendente tra gli altri Renzo Piano, Cino Zucchi, Stefano Boeri e Mauro Galantino. Il volume ripercorre questa appassionante vicenda attraverso le schede critiche - illustrate con immagini realizzate per l’occasione - dei 178 edifici più significativi degli ultimi sessant’anni, segnalandone molti altri degni di nota. Nella parte finale, una chiara e utile cartografia permette al lettore di orientarsi e di tracciare i propri itinerari di visita.
    • Ezio Bonfanti    Marco Porta   

      Città, museo e architettura

      Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970

    • Città, museo e architettura
    • Ezio Bonfanti    Marco Porta   

      Città, museo e architettura

      Il Gruppo BBPR nella cultura architettonica italiana 1932-1970

      Questo libro, scritto tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, è stato pubblicato nel 1973, appena dopo la scomparsa di Ezio Bonfanti, uno dei suoi due autori.
      Commissionato come una monografia sullo studio BBPR degli architetti Banfi (1910-1945), Belgiojoso (1909-2004), Peressuti (1908-1976), Rogers (1909-1969) - straordinarie figure emergenti nella cultura architettonica, non solo italiana, del ’900 - per la volontà e la capacità dei suoi autori si è trasformato in un testo che osserva la cronaca dell’architettura del ’900 nello specchio del lavoro dei BBPR. Un lavoro esemplare ed eccezionale che, iniziato nel 1932, ha registrato e trascritto il variare delle stagioni culturali nel nostro paese, e che è stato letto da Bonfanti e da Porta alla luce della crisi di valori degli anni ’60.
      Oggi si può dire che questo libro rappresenta contemporaneamente una lettura critica dell’architettura dei BBPR, una riflessione sull’architettura italiana alla fine del fascismo e negli anni della rinascita del paese, una immagine in trasparenza di ciò che nell’ambiente milanese furono gli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. Un periodo cruciale per l’Italia, dal quale derivarono nuove potenzialità ma anche confusioni che nei riguardi di altre culture europee ancora contribuiscono in parte a nasconderci la modernità.
      Scritto da autori il cui tratto fondamentale fu il distacco critico da atteggiamenti che Bonfanti definiva come “ideologia dell’abdicazione”, il libro non ebbe né l’accoglienza né la diffusione che avrebbe meritato.
      Ma proprio dai valori di indipendenza e di libertà portati avanti dai due giovani autori derivano l’attualità e la vitalità di questo testo. Si è dovuta attendere la generazione successiva per trovare studiosi che indicassero ai contemporanei le posizioni qui espresse come una chance su cui contare. E nel centenario della nascita di Ernesto Rogers e di Lodovico Barbiano di Belgiojoso (per Enrico Peressutti è stato il 2008, per Gian Luigi Banfi sarà il 2010), si è voluto riproporre la lezione dei BBPR, come contributo all’utilizzo pieno di questa chance. Il senso è quello di far riflettere sul ruolo degli architetti nella società italiana, sul significato dell’architettura moderna, sulle responsabilità culturali degli anni in cui questo libro fu scritto.
    • Andrea Palladio   

      I quattro libri dell’architettura

      Ristampa anastatica della 1ª edizione con una nota illustrativa sulla vita e l'opera del Palladio a cura di Ottavio Cabiati

    • I quattro libri dell’architettura
    • Andrea Palladio   

      I quattro libri dell’architettura

      Ristampa anastatica della 1ª edizione con una nota illustrativa sulla vita e l'opera del Palladio a cura di Ottavio Cabiati

      Riproduzione in facsimile del capolavoro del Palladio: I quattro libri dell’architettura. L’interesse per l’opera vive oggi come in passato: attraverso le sue parole, semplici e chiare, e nelle incisioni che le illustrano è possibile cogliere le teorie e gli schemi che lo hanno guidato.

    • Siegfried Giedion   

      Spazio, Tempo ed Architettura

      Lo sviluppo di una nuova tradizione

    • Spazio, Tempo ed Architettura
    • Siegfried Giedion   

      Spazio, Tempo ed Architettura

      Lo sviluppo di una nuova tradizione

      Pubblicato negli USA nel 1941, Space, Time and Architecture fu tradotto da Hoepli per la prima volta nel 1953 e ristampato nel 1965 in nuova versione notevolmente aumentata a cura dell’autore. Il volume è uno dei grandi classici nella storia dell’architettura e conserva ancora oggi moltissimi spunti d’interesse. l’approccio metodologico è fortemente innovativo: per l’autore l’architettura è lo strumento di interpretazione di un periodo storico. Da qui, ad esempio, l’interesse per la cultura materiale o il rapporto tra architettura e natura. L’approccio di Giedion è comparatista, forse anche per la sua formazione a metà tra storia dell’arte e ingegneria, e mette così in relazione l’architettura con lo sviluppo tecnologico e artistico, soprattutto a partire dalla Rivoluzione industriale. L’uso del ferro, della ghisa, dell’acciaio cambia non solo il modo di costruire, ma di vivere. Così come l’urbanistica non è solo la pianificazione territoriale ma il principale strumento di controllo di una società in rapida evoluzione. Il libro può anche essere letto come una storia del Movimento moderno, dai pionieri (Eiffel, Sullivan) sino alle opere mature dei suoi protagonisti (Gropius, Wright, Le Corbusier, Aalto), che Giedion, oltre a conoscere personalmente, mette in relazione con i coevi movimenti artistici come il Futurismo o il Cubismo.

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