Cultura digitale

12 risultati trovati

    • Roberto Ottolino   

      #Freestyle

      L'arte dell'improvvisazione dagli oracoli allo streaming

      Cosa significa improvvisare? Come mai il nostro rapporto con il tempo è sempre così controverso? Perché, a conti fatti, non possiamo non improvvisare?

      Rispondere a queste domande è tutt’altro che semplice, ma diventa necessario nel momento in cui, all’indomani di quella che è stata probabilmente la più grande improvvisazione di massa della storia dell’umanità, avvertiamo il bisogno non solo di capire cosa ci è accaduto, ma anche di definire nuovi modelli di azione per il futuro.

      #Freestyle è un percorso necessariamente eclettico, originale, a tratti spiazzante, incentrato su due grandi approcci culturali, sociali e antropologici, soltanto in apparenza contrapposti: l’improvvisazione come reazione, ovvero la gestione virtuosa della contingenza, e l’improvvisazione come creazione, ossia l’esplorazione di scenari ignoti alla ricerca di nuove opportunità.

      Da Lucio Anneo Seneca a Marco Van Basten, da Marina Abramović€ a Keith Jarrett, una raccolta di spunti preziosi per avventurarci alla scoperta di tutto ciò di cui ancora non sappiamo di avere bisogno.

    • Paolo Iabichino   

      #Ibridocene

      La Nuova Era del tempo sospeso

      #Ibridocene è un breve saggio che raccoglie le riflessioni a margine di una serie di dialoghi, condotti da Paolo Iabichino in pieno lockdown e chiusi insieme a Luciano Floridi, che qui fornisce un vademecum per l'età ibrida, attorno al tempo sospeso e carico di contraddizioni che chiunque di noi sta vivendo.

      Gli ultimi anni sono stati quelli di un’età di mezzo che ha superato la fluidità del postmoderno, per affacciarsi su un contemporaneo difficile da decifrare e definire. La pandemia ha accelerato un guado che si era ormai reso urgente e necessario, ma non possiamo affidarci alla famigerata “nuova normalità”.

      Il nuovo tempo richiede uno sforzo inedito, quello della convivenza tra poli che fino a qualche tempo fa sembravano essere contrapposti. Siamo di fronte a un bivio antropologico: da una parte il ritorno alle strade già battute, dall’altra un sentiero decisamente inesplorato dove ci sono solo pochissime tracce, quelle di chi sta provando a mostrare rotte misteriose, ma ricco di nuove opportunità.

      #Ibridocene focalizza l’attenzione sui temi della tecnologia, che, ovviamente, deve fare i conti con i criteri dell’empatia, ma ci sono anche il linguaggio, il nuovo modo di stare sul mercato e di fare comunicazione, e non ultima l’attenzione che ciascuno di noi deve porre al proprio gemello digitale, incastrato dentro una soglia fatta di atomi e bit.

    • Lelio Simi   

      #Mediastorm

      Il nuovo ordine mondiale dei media

      Quando è successo che abbiamo smesso di leggere, guardare, ascoltare, per trasformarci in pubblico, utenti e cluster di consumo anche nella fruizione delle informazioni?

      Quali sono i modelli di business che da anni scuotono l’industria dei media in una trasformazione inarrestabile e senza precedenti?

      Che valore economico ha il nostro desiderio di scoprire cose nuove e come viene sfruttato dalle aziende tecnologiche? Cosa sono le “strategie delle raccomandazioni” con le quali Amazon, Netflix e Spotify riescono a legarci sempre più alle loro library sterminate?

      Come funziona la subscription economy che vuole trasformarci da acquirenti occasionali di un prodotto in abbonati fedeli di un servizio?

      In queste pagine è possibile trovare le risposte a queste e altre domande, per tracciare una mappa di questi travolgimenti, ma soprattutto per orientare chi legge a costruire una relazione più consapevole con i media.

    • Alice Avallone   

      #Datastories

      Seguire le impronte umane sul digitale

      Ci sono tracce che non hanno la forma della pianta dei piedi, ma quella dei polpastrelli delle mani. Sono le impronte che lasciamo ogni giorno sui nostri dispositivi, quando digitiamo chiavi di ricerca sul web, mandiamo cuoricini sui social e facciamo swipe sulle app. Dati minuscoli, che contengono tanto di noi esseri umani e che possono rivelare il perché dietro a comportamenti, scelte di consumo, codici linguistici, tensioni culturali. C’è una materia che si occupa di mappare proprio questi small data in Rete: si chiama etnografia digitale. L’obiettivo? Capire meglio il nostro presente iperconnesso, migliorare le strategie di comunicazione dei brand e intercettare i segnali deboli del futuro all’orizzonte. In fondo, i territori online non sono abitati da utenti anonimi, ma da persone in carne e ossa con necessità, paure, sogni.

      Questo libro racconta dove si raccolgono i dati più sottili e in che modo si trasformano in storie che vale la pena raccontare.

    • Nicolò Andreula   

      #Phygital

      Il nuovo marketing, tra fisico e digitale

      La convenienza di Alibaba e la velocità di Amazon stanno gradualmente conquistando il rapporto diretto con i clienti di negozi, marchi e produttori tradizionali, erodendone i margini di profitto.

      Come sopravvivere alla quarta rivoluzione industriale, in cui i confini tra mondo fisico e digitale sono sempre più labili?

      Messaggi coerenti e sorprendenti su tutti i canali non bastano più, bisogna ripensare l’essenza stessa della comunicazione e del processo di vendita. Diventare allo stesso tempo reali e virtuali offrendo contatti e servizi sempre a portata di mano e di mouse.

      Funzionerà? Sì, se ripenseremo alle gerarchie di valore dei processi d’acquisto e alle emozioni che un brand può trasmettere in un nuovo umanesimo a trazione tecnologica.

      Come? Seguendo l’esempio di tanti brand che ce la stanno facendo, puntando su empatia, storytelling ed esperienze. E ripartendo da negozi e risorse umane, visti come centri di valore in cui investire.

    • Martina Vazzoler   

      #Homodigitalis

      Verso un nuovo paradigma umano nell’era digitale

      La Rivoluzione Digitale ha letteralmente travolto tutti e i cosiddetti “migranti digitali” sono coloro che più degli altri soffrono la complessità del nostro tempo e la spinta di rinnovamento che arriva dalle generazioni più giovani. Una buona parte del mondo degli adulti non fa che confondere la disintermediazione con l’irriverenza, incolpando le tecnologie di aver innescato questa disobbedienza. Greta Thunberg con la sua campagna per l’ambiente è solo la rappresentante più emblematica delle recenti rivendicazioni giovanili.

      Questo saggio vuole offrire una lettura diversa dell’era digitale, ma soprattutto riformulare la domanda dalla quale ripartire per costruire un futuro più inclusivo per tutte le generazioni: quale tecnologia e quale uso ci condurranno a una versione migliorata di noi stessi?

    • Gea Scancarello   

      #Addicted

      Viaggio dentro le manipolazioni della tecnologia

      Al ristorante, al lavoro, mentre parliamo con gli amici o passeggiamo per la strada. Dovunque, con chiunque, in qualsiasi momento, non riusciamo a staccarci dallo schermo dei nostri smartphone, dalle chat, dalle app.

      In poco più di un decennio, da quando internet si è fatto mobile e i telefoni intelligenti, siamo diventati addicted, dipendenti da questi oggetti e dai servizi offerti.

      Ma la responsabilità non va ricercata solo nelle nostre cattive abitudini o nella nostra poca forza di volontà. È la tecnologia stessa a essere progettata per essere addictive, per aumentare il numero di ore che passiamo sui social network e per guidarci nelle nostre scelte e influenzare i nostri desideri.

      Questo libro è una lettura necessaria per chi desidera capire come l’industria più potente al mondo sta plasmando le nostre vite, quali sono i rischi che corriamo e come possiamo difenderci.

    • Giulio Xhaët   

      #Contaminati

      Connessioni tra discipline, saperi e culture

      Muoversi tra discipline, saperi e culture diverse: una capacità che sta acquisendo sempre più importanza rispetto al passato.

      Sono nate università e scuole di formazione dove la contaminazione viene praticata e che si stanno rivelando le più adatte per affrontare le sfide dei nostri tempi.

      I contaminati sono la risposta a una vita professionale più lunga, intensa e incerta. Sono la risposta umana all’intelligenza artificiale che spopola nelle aziende. Le loro qualità sono sempre più richieste, perché riescono a spingersi in luoghi inaccessibili agli algoritmi.

      Questo libro è dedicato a chi ama le diversità e non vuole smettere di imparare, a chi si mette a caccia di connessioni inaspettate, a chi desidera collegare le proprie passioni al lavoro, a chi sfrutta il digitale come un nuovo terreno di gioco ibrido tra tecnica e umanistica, a chi vuole sviluppare il proprio “quoziente di contaminazione”.

    • Massimo Chiriatti   

      #Humanless

      L'algoritmo egoista

      Siamo entrati in un mondo algoritmico. Ogni volta che dobbiamo fare qualcosa, l’abbiamo vista prima attraverso un software. A cosa stiamo dando origine? A una scatola nera piena di algoritmi che hanno memorizzato tutto il nostro passato. Non è possibile immaginare impatti più importanti sull’umanità di quello dell’Intelligenza Artificiale, ben superiore a quello dell’elettricità. Nulla sarà più come prima. Ma dov’è il bugiardino degli algoritmi? Hanno un grande impatto sulle nostre vite, modificano la percezione della realtà, iniziano a guidarci, ma dobbiamo valutarne rischi e benefici. Siamo felici delle possibilità tecniche, però dobbiamo individuarne la direzione. Questo libro mette al centro degli sviluppi economici e tecnologici le persone, partendo dal presupposto che, quando si è investito in tecnologia e formazione, abbiamo sempre avuto progresso e occupazione.

    • Chiara Sottocorona   

      #A.I. Challenge

      Amica o nemica? Come l'Intelligenza Artificiale cambia la nostra vita

      Un viaggio dietro le quinte della scena tecnologica, per capire come si prepara la prossima grande trasformazione. Dalla finanza alla politica, dal commercio alla produzione, dalla gestione delle città a quella delle nostre case, dalla medicina alla conquista dello spazio, non c’è settore dove non sia entrata l’Intelligenza Artificiale. Invisibile e ubiqua. Chi possiede gli algoritmi più intelligenti non ha solo un vantaggio competitivo, può dirigere le nostre vite e disegnare il nostro futuro. L’A.I. è la prima tecnologia evolutiva, capace di apprendere da sola e compiere scelte. Sarà possibile controllarla? E quale vita sociale avranno i bambini della prossima generazione che a casa parleranno con l’assistente digitale, a scuola con il tutor-robot, in giro con l’auto a guida autonoma? Il libro svela i segreti dell’A.I. perché tutti possano comprenderla e agire per mantenere l’essere umano al centro della nostra civiltà.

    • Carola Frediani   

      #Cybercrime

      Attacchi globali, conseguenze locali

      Da anni si parla di cybercrimine, ma per quanto il fenomeno sia di volta in volta sottovalutato, sopravvalutato, minimizzato, esagerato o deformato, resta sempre qualcosa di astratto. Puntini incomprensibili su una mappa, termini arcani, narrazioni parziali e frammentarie, conseguenze vaghe e lontane. In questo libro invece si seguono in dettaglio alcune storie, si entra dentro la dinamica degli attacchi, l’impatto sulle vittime, le ramificazioni sociali, economiche, legali e perfino geopolitiche di singoli episodi. Tra ospedali in tilt, politici presi di mira, consulenti rovinati, caotici mercati neri e criminali allo sbaraglio.

    • Monica Bormetti   

      #Egophonia

      Gli smartphone fra noi e la vita

      Lo smartphone è una protesi del nostro esistere. Le ricerche dicono che la media italiana trascorre quasi due ore al giorno sui social media. Non ne possiamo più fare a meno. È diventato più potente dei computer che ci hanno portato sulla Luna. Eppure per moltissimi di noi è solo intrattenimento. Ma pensiamo mai agli effetti di tutto questo? Dove si pone il confine tra necessità e benessere? Tra ciò che siamo e lo strumento che adoperiamo. Questo libro propone una riflessione sul come noi esseri umani utilizziamo lo smartphone e su come potremmo usarlo più consapevolmente.