Il sapere geografico, nato dalla necessità dell’uomo di relazionare e relazionarsi, con sé, con l’altro e con il proprio ambiente, si ripropone ai nostri giorni come una strategia “innovativa”, che reintroduce e ricompone quel legame tra uomo e natura, fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema e che con l’era moderna si era andato progressivamente sfilacciando.
In questa nuova visione del futuro il turismo, diventato un fenomeno di massa a partire dalla metà del XX secolo, mostra i segni di un avvenimento senza precedenti. Il turismo si sta insinuando dappertutto, con processi di frammentazione del territorio, ma anche di ricomposizione sulla base di una molteplicità di legami con il milieu geografico. Proprio questi legami sono sempre stati al centro della ricerca di Lozato-Giotart ed emergono soprattutto in questa nuova edizione, fortemente innovativa, con una chiarezza d’intenti che solo l’esperienza maturata dall’autore in più decenni di ricerca e di verifica sul terreno potevano dare.
Il testo si pone l’obiettivo di una riflessione ampia che va dal recupero dell’immaginario turistico con la presentazione dell’albero dei sensi, anima dei sogni turistici, sino alle politiche turistiche sostenibili, deboli nella capacità di gestire lo spazio turistico in modo pluridisciplinare e trasversale; il tutto sostenuto da numerosi e differenti casi di studio presi in esame in ogni parte del mondo. Proprio per questo, il metodo geografico risulta qui arricchito da contributi della sociologia, della storia, dell’economia e di altre scienze umane sempre con la massima attenzione alla semplicità e alla comprensione del testo rivolto al vasto pubblico degli studenti e degli operatori professionali.
Una geografia del turismo che ha quindi una nuova ambizione, quella di fare strada alla riflessione di tutti verso la ricerca di un optimum turistico e di partecipare a livello internazionale al dibattito sulla sostenibilità, la vera sfida dei prossimi decenni nella metamorfosi del turismo.