Risultati di ricerca: storia e saggi architettura

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    • Francis D.K. Ching   

      Architettura

      Forma, spazio e ordine

      Da oltre quarant’anni Architettura. Forma, Spazio e Ordine, con le sue straordinarie illustrazioni, rappresenta un classico propedeutico al lessico del progetto architettonico. L’opera, basata sull’ultima versione in lingua inglese, aggiornata e rivista, presenta gli elementi fondamentali dello spazio e della forma. La particolare impostazione del volume stimola il pensiero critico del lettore, favorendo una comprensione più evocativa e suggestiva dell’architettura. Architettura. Forma, Spazio e Ordine giunge al cuore dei più complessi concetti di progettazione mettendoli distintamente a fuoco e dando così vita a complesse astrazioni. Il testo analizza le idee di forma e spazialità in relazione a luce, vista, aperture e chiusure, ed esplora l’organizzazione dello spazio architettonico attraverso l’identificazione degli elementi di circolazione, di proporzione e di scala. Le dettagliate illustrazioni sono l’imprescindibile corredo delle nozioni presentate e chiariscono i rapporti tra gli elementi essenziali dell’architettura attraverso la storia e le culture. Oltre all’aggiornamento dei contenuti e delle illustrazioni, la nuova edizione si avvale di un CD-ROM che porta letteralmente in vita i concetti architettonici presenti nel testo grazie ai modelli tridimensionali e alle animazioni realizzate dall’autore.

    • Riccardo Migliari    Marco Fasolo   

      Prospettiva

      Teoria e applicazioni

      La prospettiva si può costruire in due modi. Si può ricavare dalla pianta e dall'alzato, in un processo che si svolge sul piano e sul piano resta confinato. Oppure si può generare uno spazio prospettico e in quello, in tre dimensioni, si costruiscono le forme da rappresentare.

      Il secondo modo è quello adottato in questo libro. Prima di tutto perché è quello che ha una storia, che va dal Quattrocento ai giorni nostri; quindi perché è capace di coniugare il mondo grafico a quello digitale, con reciproco vantaggio; da ultimo perché lo spazio prospettico nel quale opera è capace di inesauribili potenzialità e sorprese. Chi avrebbe mai pensato che la camera distorta di Adelbert Ames fosse una prospettiva solida inversa? Ma è facile capirlo nel momento in cui si esplora lo spazio prospettico in tutti i suoi luoghi e non soltanto in quelli che si trovano, banalmente, davanti all'osservatore.

      Su questa idea si fondano anche le varie esperienze, qui proposte, di ampliamento e rettifica dello spazio reale, ottenute attraverso la costruzione di un opportuno spazio prospettico. Perché il mondo ha due aspetti: come è e come appare, senza che l'uno prevalga sull'altro, perché da ciascuna di queste forme deriva l'altra in perfetta e comune corrispondenza.