Descrizione
Per quale motivo ci sono parole che non possono essere pronunciate? Il testo sviluppa l’ipotesi che il fenomeno universale del tabù linguistico (la proibizione di utilizzare parole che pure ci vengono messe a disposizione dalle nostre risorse linguistiche) sia in rapporto con il tema del pudore. A essere interdetti sono i termini la cui pronuncia creerebbe una violazione nell’intimità dei parlanti all’interno di una relazione linguistica.L’opera è un’occasione per approfondire il tema del pudore, recentemente rivalutato come valore capace di proteggere l’intimità dei soggetti piuttosto che come inibizione della loro pulsionalità.
Note biografiche
Marta Appiani è glottologa, psicologa e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Dagli anni di lavoro sul territorio, a contatto con le realtà più diverse, ha tratto l’interesse per la quotidianità delle relazioni umane, terreno della formazione dei processi sociali esaminati criticamente. È autrice di numerosi articoli su riviste specializzate, nonché del testo Tabù: elogio del pudore (FrancoAngeli, 2004).